Al giogo delle coccole più raffinate
i tondi piedi dei gatti, artigli ormai imbelli,
si ritirano, movendo all'indentro e all'infuori
nelle fusa miste d'angoscia e amore
perché il cuore si raggruma, l'anima si contrae
nella sublime follia dell'amore dato
tre volte sublime a ogni ferocia, a ogni caccia
giogo delle mani umane, cuore aggrumato
darsi e contrarsi nostro e del piccolo gatto
noi stessi gattonanti, mani nell'erba secca,
mani come zampe, mento sulla sua testa
rose che s'aprono e si chiudono
che nessuno ha mai visto, così sublimi