Corrotto
inerenti il politicante Francesco Toti e suoi compari
avvenuti nella prima decade di maggio '24
Leggo
dell'ennesimo corrotto
ed è inutile
dire in quale Paese mi trovo,
qui dove è
stato scritto un certo "Inferno".
Leggo dunque
dell'ennesimo ometto
di Forza
Italia, difeso anche dai suoi rivali.
Berlusconi
ci ha lasciato questo tesoro,
tutta una
politica carnivora per affari.
Mi informo
ma vorrei passare oltre
e le
interviste per le strade di Genova,
che non
volevo udire, mi danno il senso,
il solito
sentimento ormai peculiare
con cui
ascolto i cittadini stupiti e inermi.
Una spiaggia
pubblica all'improvviso privata,
questo
doveva essere uno dei favori
tra politici
e imprenditori, liberali vermi,
ed è questo
che più mi addolora,
in questo
inferno bagnato da quattro mari.
Poi penso ai
comunisti, a certi fantasmi
che non si
aggirano più per l'Europa,
continente
diventato come l'America,
immemore
della sua più viva storia:
le tesi di
Marx, Francesco, Lutero...
non il
potere e la grana ma il Pensiero.
Politici e
imprenditori, sempre loro!
sempre loro!
sempre loro! - mi dico -
altro che i
comunisti evocati dal Berlusca!
Ah, quale
migliore propaganda, allora,
per chi
voleva minacciare gli imbelli,
seguaci di
vermi, e far preferire loro
un luogo di
corrotti al posto di quelli
che hanno
letto Marx, poeti e sognatori.