Diario della morte italiana

Diario della morte italiana

sabato 25 maggio 2024

 





Corrotto

ispirata dai fatti di corruzione e abuso di ufficio inerenti il politicante  

Francesco Toti e suoi compari avvenuti nella prima decade di maggio '24

 

 

 Leggo dell'ennesimo corrotto

ed è inutile dire in quale Paese mi trovo,

qui dove è stato scritto un certo "Inferno".

Leggo dunque dell'ennesimo ometto

di Forza Italia, difeso anche dai suoi rivali.

Berlusconi ci ha lasciato questo tesoro,

tutta una politica carnivora per affari.

Mi informo ma vorrei passare oltre 

e le interviste per le strade di Genova,

che non volevo udire, mi danno il senso,

il solito sentimento ormai peculiare

con cui ascolto i cittadini stupiti e inermi.

Una spiaggia pubblica all'improvviso privata,

questo doveva essere uno dei favori

tra politici e imprenditori, liberali vermi,

ed è questo che più mi addolora,

in questo inferno bagnato da quattro mari.

 

Poi penso ai comunisti, a certi fantasmi

che non si aggirano più per l'Europa,

continente diventato come l'America,

immemore della sua più viva storia:

le tesi di Marx, Francesco, Lutero,

non il potere e la grana ma il Pensiero.

Politici e imprenditori, sempre loro!

sempre loro! sempre loro! - mi dico -

altro che i comunisti agitati dal Berlusca!

Quale migliore propaganda, allora,

per chi voleva minacciare gli imbelli,

seguaci di vermi, e far preferire loro

un luogo di corrotti al posto di quelli

che hanno letto Marx, poeti e sognatori.