Diario della morte italiana

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venerdì 11 dicembre 2015

Il denaro




                                               


                                        Sono allora volato in alto,
                                        non come entità divina né come uccello
                                        ma ancora meno: un insetto fastidioso,
                                        nel cielo degli dèi a fare rumore.





In questo post, sotto la poesia che vedete volteggiare qui sopra, trovate: il video I demoni del denaro, scritto in prosa ed inerente un tema tanto caro quanto segreto al mondo: il denaro, per cui vi chiedo 52 minuti di massima concentrazione e una coscienza pronta. Lo stesso è anche tradotto in inglese e ne trovate il video a seguire. 
Trovate poi la pubblicità di una mia poesia in azione, che aggiungo qui per via di alcune coincidenze. Infatti, al di là del disegnuccio, che una strana mano oscura mi ha guidato nel disegnarlo, vi sono alcune righe di presentazione che evidenziano come già nel lontano 2011 avevo in animo il tema del demonio e di questo diario. L'azione di poesia ha visto un demone (interpretato da mio fratello) in lotta contro un angelo (interpretato da me). 
Sempre per aderenza al tema del demonio ho poi collocato in questo post una brevissima ma significativa ricerca sulla loggia massonica P2 e, a seguire, una poesia che ho scritto per una classica vittima di questo tipo di Propaganda, una suora indiana infatuata del Vaticano che ho incontrato su un aereo tornando in Italia dal Bangladesh. 
Infine, nell'alternarsi tra prosa e poesia che caratterizza questo post, ho voluto darvi una mia breve ma simbolica ricerca sul Vaticano dal titolo Non si può governare la Chiesa con le Ave Maria.









I DEMONI DEL DENARO



E' questo un video sulla mia scoperta del diavolo, una sorta di viaggio all'inferno. Ma è anche una scoperta del denaro, un viaggio nell'economia che domina oggi il mondo. 




https://www.poetainazione.com/#





THE DEMONS OF MONEY (ENGLISH VERSION)
tradotto dalla sig.na Anda-Ioana Ardeleanu, 
mia inseparabile e preziosa collaboratrice.



















Caro diario
devo cercare di capire, perciò scrivo.
In questi ultimi mesi, anzi anni, mi sembra che ogni mio vecchio sogno umano si sia perduto
e ogni nuovo che viene, se viene, immediatamente si perde sotto l'incubo della Distruzione.
Ma cos'è questa Distruzione?

Vedo ovunque perdersi, anche nei miei simili, nel cosiddetto "mio popolo", che non sento più mio, l'umanità stessa, cioè la qualità propria dell'essere umano.
Sembra che ogni atto gentile - se avviene, e se avviene è sempre con sforzo - si stacchi dai nostri movimenti come aria morta, e ogni parola sentita, se viene, sembra già evaporata o secca...quasi che intorno, questa Italia, sia un deserto bruciante, ma invisibile. Una strana terra, non più mia, da cui s'innalza non solo la visibile immondizia ma un'aliena carovana di rifiuti che sono appunto questi nostri gesti, queste parole, questi perduti frammenti di umanità.

Una rovina che per di più non viene discussa da nessuno, nemmeno rappresentata, ma viene anzi camuffata sotto mille ventagli colorati, e agitati nervosamente, ossessivamente...come le parole "benessere" e "progresso".
Rappresentarla in arte è difficile, ma ci proviamo, perché l'arte, come atto umano eccellente, è la prima eccellente vittima di questa distruzione.








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cliccate sul seguente link per leggere il testo:










A una Sorella incontrata in aereo
(il 26.8.2011)



No, Sorella incontrata in aereo da Calcutta con scalo a Londra,
la vita non ha quel senso, malgrado gli sforzi e le preghiere.
Il senso che lei dà alla vita è però una bella illusione
illuminata da un buon cuore, il suo teresiano.
No, Sorella incontrata in aereo sul “Creato”,
queste nuvole e la “scintilla dell’universo” non mi possono bastare,
la scintilla di cui lei mi parla e quel Dio che io e lei
scriviamo con la D (gli inglesi con la minuscola), per me non esiste.
O se esiste non l’ho mai amato.
Esiste però l’Uomo, qui, amabile per i suoi buoni inganni,
esecrabile per i suoi inganni cattivi, che a volte sono la stessa cosa.
No, Sorella, mentre lei “prega per me”(oh che buona e cattiva cosa!)
e altre migliaia di suore pregano per altri come me,
io non vedo il “Diavolo” di cui lei mi parla
ma vedo colui che agita la coda e compie giochi
da sotto il tendone della più grande cupola del mondo!
No, Sorella, il diavolo che tiene il mondo
è colui che lo sta distruggendo, o lo ha Ri-Creato,
e non è certo nell’Amore, o nel bel Matrimonio
a cui lei mi vorrebbe destinato.
No, Sorella, io vedo un potere di calmi speculatori
simili a preti il cui mestiere si chiama Vaticano,
e vedo una camorra di cristiani tristi e cialtroni
sfilare in un “Family Day” convocato dallo Stato.
E ridicoli e magniloquenti sono i turpiloqui urlati
come questa cacofonia da megafoni anglofoni.
No, Sorella, quello che lei chiama felicemente Dio
indicando Roma da questo aereo non è ciò che lei crede,
in quelle bianche mura non c’è il suo,
non c’è la felicità degli ingenui ma dei diavoli!
No, Sorella, sarò io a pregare per lei.
Contro un diavolo operoso
scriverò per una suora sorridente,
quando avrò un momento di non-guerra.



      






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