Diario della morte italiana

Diario della morte italiana

mercoledì 23 novembre 2022

 








Come poeta non cerco nemmeno i poeti,

non mi interessano i Pecora e i din dong paf *;

al M.A.C.R.O  preferisco il micro, gli ignoti.

 

Se posso plano fuori dalle Luci della città **,

al bordo del marciapiede, timido e feroce

angelico e diabolico tra rotaia di tram

 

e bocca di museo, salotto, sala vorace

in cui espone il poeta sperimentale

e vuole pisciarci addosso un loquace

 

petrolio*** che non la smette di parlare. 

Oh, se potessi azzittirlo con versi veri

e letali; versi oltre il mero poetare;

 

versi contro l'estetismo di avantièri

spacciato per novissimo ****; splendenti

contro l'oro falso e buio di questi falsari,

 

che è contro l'uomo e l'uomo lo sente

e perciò s'allontana da queste arti

date come a voler decorare il Niente,

 

a voler non vedere le dolenti città nostre

dove il nichilismo è già dolore eterno

e la perduta gente***** non crede nelle mostre

 

di chi sembra voler decorare l'inferno

e non pare mosso da altro fattore,

né da sapienza né da amore fraterno.******

 

Ed è per questo che io torno allora

alla tradizione, che almeno è grande,

e rifiuto tutta questa borghese cultura

 

e per amor di poesia riuso perfino Dante,*******    

e più che poesia cerco arte di strada:

il vecchio clown beffante, il mimo silente

 

che palpeggia specchi con dita agitate

come su mura di borghesi e pare dirci:

"lasciate ogne speranza, voi ch'intrate".

 





*"Din dong paf" è un per niente ironico rimando alla poesia neoavanguardista e in particolare a Nanni Baslestrini con le sue mostre di parole al MACRO e il suo "infinito film Tristanoil" letteralmente inguardabile, privo di Sapienza e Amore e totalmente deprimente anche per uno come me abituato ai vezzi dell'arte borghese.  

**Riferimento allo stupendo film di Chaplin 

***il petrolio è il "Tristanoil" nominato in prima nota 

****"I Novissimi" fu una raccolta di poesie del Gruppo '63, di cui fecero parte Balestrini, Sanguineti, Giuliani, Umberto Eco e altri.

 *****"città dolente", "dolore etterno", "perduta gente" sono parole della famosa terzina dantesca (la prima del Canto III dell'Inferno)

****** "fattore", "sapienza e amore" sono parole della seconda terzina del Canto III dell'Inferno.

*******Questa mia poesia segue lo schema metrico dantesco delle terzine con rima incatenata ABA BCB CDC, ma non è in endecasillabi, a cui ho preferito versi da quattordici e tredici sillabe più idonei all'ispirazione nonché allo sfogo che mi premevano.