Tele tessute di luce, aria, acqua e gli altri elementi...
Come da tanti ragni invisibili noi cresciamo;
elementi noti ma non notati, e altri ignoti, studiati
finché poi diventiamo questa massa di scienziati
nota, ma non la notiamo, la macchina in nostra mano:
e corre, frulla, lava, uccide con joystick, crea dementi...
Mircea Eliade ha già detto tutto: ierofanie e ierofanie...
Oh, dovremmo studiare certi testi di grande impegno
prima di portarci su Marte come portiamo la guerra;
conoscere tutte le Religioni, la Storia, la Poesia...
ogni uomo dovrebbe, e l'astronauta che sia degno
di portare l'occhio nostro dovrebbe conoscere la Terra.
Il confine della conoscenza vera e imperfettibile
è sapere come fa la linfa a risalire l'albero, l'anima
ad avvolgere il corpo, il corpo che in apnea muta,
e la mutazione di un bruco conoscere, l'inosservabile
realtà del mondo terrestre che la Scienza non disamina,
e dunque tutta la stupidità che è nell'intelligenza data.
Ma giovani fisici che puzzano di vecchi Nobel esultano:
transcranici, doppleriani, "fotoni osservatori" e Quanti; *
e come bambini lasciano cadere i vecchi cubi di legno
e tastoni, entusiasti, mani osservate mentre toccano,
bocconi, un po' tristi, dicono: "sperimentatori brillanti **
sono gli uomini fin da piccoli", e spacciano per ingegno
quelle curiosità puerili, quelle occhiate stupefatte,
perfino gli sbadigli; eppure sbadigliano anche i gatti ***
e non di meno i conigli, e tutti fummo animaletti
e sarebbe stato migliore l'Universomondo se tutti
fossimo rimasti scientificamente arretrati, capretti
bianchi e tremanti caduti in una vasca di bianco
latte.
Ma i piccoli quadrumeni crescono e siamo scienziati
pronti a imparare la tecnica, ma non la parola nuova,
né la nostra lingua antica... - ma credo che da "transcranici"
alla parola "quadrumeni" niente hanno capito i lettori
di questa poesia, delle parole che uso, pur reali; uova
di Colombo, diciamo, che ho rotto per gli "a-semantici"
per i catecumeni o coglioni iniziati alla Triste Scienza, ****
per nessun filosofo che seppe di questa veder gli effetti;
essa moderna silenziosa apocalisse in cui gioco, allora,
a far cadere parole-uova dalle mani per provar prestanza
dei cervelli stronzi, come Galileo con i suoi preti inetti,
coglioni o catecumeni iniziati alla Triste Fede inquisitoria.
Così logorati dai Mengele a capo dei mediatici palinsesti
voi cercate ma non trovate più i natii cervelletti vostri
così sbranati dalla "vituccia quotidiana" (Majakovskij);
e giocate con cubi di merda lasciata cadere dai preposti
per imbeccarvi ad aver fede nella miseria, e baciate rostri
d'arpie che porgon solo quella, mai Nutrimenti terrestri. *****
* Mi riferisco agli ultimi studi di fisica pubblicati. L'effetto Doppler, gli esami transcranici per osservare i pensieri; i "fotoni osservatori" è una frase tratta dalla spiegazione della teoria quantistica.
** Altra citazione da un articolo di fisica.
*** Nomino gli sbadigli perché la scienza sostiene dipendano dai cosiddetti neuroni-specchio.
**** Ovviamente il mio è un calembour con il titolo del libro "La gaia scienza" di Nietzsche.
***** Per chi non l'ha capito il riferimento è alla grande opera umana, filosofica e morale dello scrittore André Gide "Les nourritures terrestres".