Diario della morte italiana

Diario della morte italiana

martedì 9 maggio 2023

 

 

 

 

 

Tele tessute di luce, aria, acqua e gli altri elementi...

Come da tanti ragni invisibili noi cresciamo;

elementi noti ma non notati, e altri ignoti, studiati

finché poi diventiamo questa massa di scienziati

Nota, ma non la notiamo, la macchina in nostra mano:

corre, frulla, lava, uccide con joystick, crea dementi...

 

Mircea Eliade ha già detto tutto: ierofanie e ierofanie...

Oh, dovremmo studiare certi testi di grande impegno

prima di profanare Marte come distruggemmo la Terra;

conoscere tutte le Religioni, la Storia, la Poesia...

ogni uomo dovrebbe, e l'astronauta che sia degno

di portare l'occhio nostro deve aver visto il Finis Terrae.

 

Ché il confine della conoscenza vera e imperfettibile

è sapere della linfa che risale l'albero, come?, dell'anima

che avvolge il corpo, del corpo che in apnea muta,

della mutazione di un bruco, perché?, dell'inosservabile

realtà del mondo terrestre che la Scienza non disamina,

della stupidità umana malgrado l'intelligenza data.

 

Ma giovani fisici con mano su vecchi Nobel esultano:

transcranici, doppleriani, "fotoni osservatori" e Quanti; *

come bambini lasciano cadere i vecchi cubi di legno

e tastoni, entusiasti, mani osservate mentre toccano,

bocconi, un po' tristi, dicono: "sperimentatori brillanti **

sono gli uomini fin da piccoli", e spacciano per ingegno

 

quelle curiosità puerili, quelle occhiate stupefatte,

perfino gli sbadigli; eppure sbadigliano anche i gatti ***

e non di meno i conigli, e tutti fummo animaletti

e sarebbe stato migliore l'Universomondo se tutti

fossimo rimasti scientificamente arretrati, capretti

bianchi e tremanti caduti in una vasca di bianco latte.    

 

Ma i piccoli quadrumeni crescono e siamo scienziati

pronti a imparare la tecnica, ma non la parola nuova

né la nostra lingua, e scommetto che da "transcranici"

a "bocconi" a "quadrumeni" niente i coglioni lettori

hanno capito delle parole che uso, pur letterali; uova

di Colombo che ho lasciato cadere per voi a-semantici.

 

Coglioni o catecumeni iniziati alla Triste Scienza, ****

e nessun filosofo che seppe di questa veder gli effetti;

moderna silenziosa apocalisse in cui io gioco, allora,

a far cadere parole dalle mani per provar prestanza

dei vostri cervelli, come Galileo coi suoi preti inetti,

coglioni o catecumeni iniziati alla Triste Fede d'allora.

   

Sperimentati dai nuovi Mengele capi dei palinsesti

voi cercate ma non trovate più i natii cervelli vostri

sbranati dalla "vituccia quotidiana" (Majakovskij);

giocate con cubi di merda lasciata cadere dai preposti

e, imbeccati ad aver fede nella miseria, baciate i rostri

dell'arpie che porgon solo quella, mai Nutrimenti terrestri. *****


 

 

 

 

 

* Mi riferisco agli ultimi studi di fisica pubblicati. L'effetto Doppler, gli esami transcranici per osservare i pensieri; i "fotoni osservatori" è una frase tratta dalla spiegazione della teoria quantistica.

** Altra citazione da un articolo di fisica.  

*** Nomino gli sbadigli perché la scienza sostiene dipendano dai cosiddetti neuroni-specchio. 

**** Ovviamente il mio è un calembour con il titolo del libro "La gaia scienza" di Nietzsche.

***** Per chi non l'ha capito il riferimento è alla grande opera umana, filosofica e morale dello scrittore André Gide "Les nourritures terrestres".