Diario della morte italiana

Diario della morte italiana

giovedì 14 dicembre 2023

 






 

 

Tornare alla poesia?

Poetare o non poetare

iniziare con un dubbio

 

Va bene! Ma senza farne un punto luminoso, un Marx

che se abbiamo coscienza o intelligenza

ci viene chiesto di essere dubbiosi fino alla pazzia, paz--

--pactiare, tra la là! 

Fino a "camminare secondo dubbio" *

e non secondo spirito, fino a farne carnale idea;

 fino ad "avere la testa ammaccata"  **

dal dubbio

 

E allora caro il mio André Gide

e tutto il coro degli apologeti dubbiosi

al diavolo la verità ambigua del dubbio!

 

E caro me che torno alla poesia con vile dubbio

Non dubitò mai Marx!

Non si attribuisca un elemento politico al dubbio

né una qualche carne d'intelletto!

 

Dubitò spudoratamente di tutto Nietzsche

finché diventò pazzo

tra la là!

 

Insomma il piccolo nulla ovunque cantato

e il canto accompagnato con flauti e tamburi

preghiere dirette a fumigante nichilismo d'incenso

senza passare per la camera ardente del dio defunto   

 

Ma la cosa peggiore è che io debba incontrarli dappertutto!

Pure questa notte, leggendo beato accanto a Vivaldi,

Stabat mater di flauti e, improvviso, se non sbaglio,

un tamburo di fondo ( o un riesumato cuore mio?)

 

 Apostoli del nulla e del dubbio dappertutto:

tanti esseri tristi e bianchi come lapidi

e fratelli giulivi e nipoti aitanti

 

e perfino su, alle altezze delle intelligenze,

perfino Camus... e questo Yeats, bah!

E poi il triste Gide de L'immoralista,

quando divenne apostolo di Nietzsche

e visse una stagione africana stupida e triste,

e tradì così i bellissimi Cahiers di André Walter!

E tradì tutta l'intelligenza che fu dell'uomo

di grazia, di fede, di dubbio sacro

 

non di dubbio vile

non di dubbio sordo

non di dubbio nero  

 

Non c'è bisogno di venderlo come merce

diffonderlo come un biglietto fortunato

contro ogni forma di credenza!

  

Magia come dubbio antireligioso

religione come dubbio antiscientifico

scienza come dubbio totalitario

 

Come se lo stesso filosofo del nulla

avesse lasciato in eredità i suoi Valentini

e questi fossero distribuiti dalla Perugina

ma occultamente, scetticismo fuso nel cacao!

 

Ed anche gratis, per umorismo diffuso,

anzi no, fintamente gratis, per occulto canone

meticolosamente confuso con l'elettricità! ***

 

Dubbio dal brutto volto di un chirurgo estetico

e di quel genetista disteso tra pecore assorto

a ricreare la pecora poi il superuomo poi Hitler

 

Ometto dalla lingua di ferro sotto dubbi baffetti

ipospadia, monorchidia, pederastia

mezza femmina mezzo frocio - supersuperuomo! -

Potere che dimostra così di non dubitare di nulla

 

Ariano ed ebreo

razionalista e scaramantico

Goebbels filosofo, Eichmann idiota

"eseguivano ordini", "non avevano dubbi"  

"banalità del male", "abbi dubbi!"

 

Dubbi su cosa, cara maestra,

cara propaganda, cara pubblicità,

cara retorica politica? Troppo facile!

 

Dubbi forse sulla pietà? Sull'uguaglianza?

Sulla fraternità? Sull'unione dei popoli?

Sulla redistribuzione della ricchezza?

 

Quanti dubbi ormai tramontati!

Eppure nessun dubbio su questa viltà,

su questa continuità con il punto zero,

su questa autodistruzione nella ricchezza!

 

"Formule matematiche belle quasi come formule magiche!"

dice un simpatico matematico che ho letto ieri,

molto divertente e divergente! ****

La frase dimostra che lo scienziato teme il gatto nero

 

E come lo teme manifestamente il passante gatto nero!

Che bello! Algebra e magia, tra la là!

Scienziato divergente, dovrai temere il tuo padrone industriale

proprio come tuo nonno avrà temuto quei baffetti neri lassù,

e dimmi se non fu questo, celatamente, il dubbio nella banalità  

 

Troppo facile dire: Allora non v'era dubbio

troppo facile dire: Oggi dubita di tutto

Al diavolo formule retoriche del nichilismo!

 

Dubbi su cosa? Sulla mia sessualità?

Su quella di Vivaldi? Vivaldi nemico dei nemici!

Se l'orda fascista potesse manipolare l'eterno ritorno

il violino glielo ficcherebbero in culo  

 

Loro che accompagnano con flauti, tamburi e violini

i loro vagheggiamenti, i loro esaltamenti

loro che recitano "eran trecento e forti..."*****

e inneggiano alla morte, e la virilità venerano

 

Tutti ragazzi per bene, figli dell'antica Roma,

 o dell'antica Lombardia dove rincorrono maiali,

e si sentono rivoluzionari o "nuovi mostri",

e Mussolini e Che Guevara sono uguali  

 

Chissà domani cosa ne sarà dei barocchi flauti

e come saranno neri i mistici tamburi

E quando il giusto griderà "à bas les rois!"

la massa feroce griderà "à bas les lois!" ******

 

 

 

 

 

*camminare secondo la carne (Corinzi 10:2)

** il significato di "pazzia" secondo l'etimologia latina volgare: avere la testa ammaccata

***il canone della televisione è inserito nella bolletta della luce

**** Paolo Caressa

***** La battaglia delle Termopili, i trecento spartani erano notoriamente omosessuali e bisessuali  

****** Da una poesia di Friedrich Engels in cui descrive Max Stirner

 

 

 


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